Ecco l’Unlimited Metal dei Nekrosun.
La band varesina coltiva con eleganza la classe e la rabbia. La solennità e la brutalità. Tutto in un profondo clima capace di unire in un unico elemento la lirica al growl, la tecnicità alla passione mescolando svariati generi in maniera armonica. Il tutto arricchito da un profondo significato che come per la musica si espande a testi poetici che incarnano il concetto di quale grande fascino vi sia nell’unione, anche assurda, di opposti e di come essi coesistano nella vita di tutti i giorni.
Il disco registrato ai Remaster Studios di Vicenza e prodotto da Nick Savio (ex chitarrista dei White Skull” sarà pubblicato il prossimo 18 settembre da Crash And Burn Records con distribuzione Masterpiece sul suolo italiano. L’artwork – nato da un’idea della band – è stato realizzato da Roberto Marconi di Dirtdesign.
Qui di seguito la tracklist e il primo commento della band inerente al nuovo disco:
01 When A Fallen Arises 02 Hateseed 03 Cryostasis 04 My Dark Babylon 05 The Lighthouse Is Crumbled Down 06 Once For All! 07 Mental Misanthropy 08 The Lilium I Loved 09 Litania.
“Il nostro lavoro è stato intenso. Frutto di una mutua collaborazione ed espressione di noi sei. Ringraziamo Nick Savio patron della Crash and Burn Records e Roberto Dal Lago (fonico dei Remaster Studios) per il raggiungimento di tale risultato in termini di qualità e professionalità. Ora ci affidiamo ad Alex Azzali, manager internazionale, per portare la nostra particolare musica laddove non è stata ascoltata prima attraverso live acts di alto livello e con importanti artisti. Noi ci auguriamo sempre che la nostra opera possa rimanere nell’animo e nella mente di chi ascolta, non limitandosi a sentire semplicemente bella musica, ma a soffermarsi in uno spunto di riflessione, esaltazione anche certo, ma soprattutto vivere un senso di coinvolgimento emotivo, empatico e di illuminazione.
Ci stiamo spingendo ad un concetto di illimitatezza musicale, non una cosa nuova certo, ma per come la creiamo noi certamente lo è: la combinazione dei generi non è mai atta a stupire ma ad essere concatenata ad un senso di armonicità e fluidità. Ciò viene poco considerato in questo panorama e semmai utilizzato proprio nella sua forma di stupore. Noi, invece, la rendiamo un blocco unico, in cui la forma lega perfettamente con l’anima.
L’ attitudine prog si confonde in un atmosfera decadente e gothicheggiante, gli elementi death spiccano articolandosi a volte su elementi di pura classicità, l’andamento lento doom anticipa a volate power, così come la solennità delle tastiere per poi sfociare in elettronica e infine le voci di nature diverse che si fondono e si rincorrono. I testi poetici si rifanno al concetto di come tanti elementi siano dentro e fuori di noi, opposti, assurdi, ma coesistono in una forma di equilibrio. Questo ha sicuramente un grande fascino, mirabile come un lilium possa crescere nel pietriccio tra i resti di un’oscura Babilonia (la copertina dell’album). Perchè tutto è dentro di noi, inconcepibile realtà, la maestà sulla croce, la grazia dell’ossimoro”.
Alberto Bernasconi – voci
Matteo Venegoni – chitarra
Michele Brusoni – chitarra
Luca Bernocchi – basso
Andrea Salerno – batteria
Umberto Desanti – tastiere